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FAQ: Domande Frequenti

In questa sezione, troverai quelle che sono le domande che vengono sottoposte più frequentemente alla Dott.ssa Psicologa e Psicoterapeuta Ilaria Di Sante nel suo studio a Busto Arsizio.

Differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra

Nel linguaggio comune spesso questi tre professionisti vengono erroneamente confusi o si pensa che possano essere interscambiabili in quanto sembrano occuparsi della stessa materia ovvero la cura della mente. Così può capitare di rivolgersi allo specialista sbagliato e non riuscire a risolvere il proprio problema.

Lo Psicologo è un laureato in psicologia che ha conseguito l’abilitazione dopo il superamento di un Esame di Stato e ha ottenuto l’iscrizione all’apposito albo professionale. Si occupa di consulenze e sostegno psicologico, effettua attività di diagnosi e somministrazione di test. Non può fare psicoterapia e non può prescrivere farmaci.

Lo Psicoterapeuta solitamente è uno psicologo (o un medico) che ha conseguito anche una specializzazione quadriennale in Psicoterapia presso scuole riconosciute dal MIUR. Si occupa di una vasta gamma di disturbi tra cui ansia, depressione, difficoltà relazionali, problemi sessuali e psicosomatici, disordini dell’alimentazione, elaborazione di traumi ecc…

Lo Psichiatra è un laureato in medicina con specializzazione in psichiatria ed è iscritto all’apposito albo professionale. Può effettuare anche una psicoterapia sebbene non abbia l’obbligo di frequentare le scuole di specializzazione in psicoterapia. Può prescrivere farmaci.

Come funziona la psicoterapia?

La parola psicoterapia deriva dal greco e significa “cura dell’anima”; nasce dalla scienza medica. Purtroppo spesso viene confusa con altre metodiche che non hanno nessun fondamento clinico e scientifico. La psicoterapia è un processo introspettivo incentrato sulla persona che implica un cambiamento, che può avvenire sia a livello del vissuto interno del paziente (quindi della sfera cognitiva e della sfera emotiva) sia per quanto riguarda l’agire nel mondo, presupponendo anche una modificazione del comportamento osservabile. Il terapeuta stimola il paziente, attraverso il colloquio e la relazione, in modo tale che sia lui ad attivare il cambiamento in prima persona. Lo scopo della psicoterapia è, dunque, di alleviare, attraverso la relazione terapeutica, le difficoltà del paziente, aiutandolo a comprendere la causa del proprio disagio e a trovare nuove soluzioni per risolverlo.

Quanto durano una consulenza psicologica e un percorso di psicoterapia?

Spesso ci si chiede se sarà possibile “guarire” in poche sedute o se il percorso durerà anni. Questo dipende dal tipo di percorso che si deciderà di intraprendere. Alcune consulenze psicologiche possono essere brevissime e durare solamente alcune sedute, se la persona ha già un buon livello di funzionamento globale e se sta vivendo un momento di stallo. Altre consulenze durano più a lungo, se ci si trova a dover affrontare un periodo più complicato o a risolvere un particolare evento, ad esempio un lutto. Quando, invece, si parla di percorso psicoterapeutico bisogna pensare ad un intervento che interviene sulla personalità dell’individuo, in quanto deve essere attuata una ristrutturazione, ovvero un cambiamento promosso nella persona che dovrà risultare stabile nel tempo; quindi la durata della terapia sarà necessariamente maggiore rispetto alla semplice consulenza.

Ad ogni modo, la durata di un percorso (consulenza o terapia) dipende sempre dalle risorse interne della persona, dalla gravità della sintomatologia e da quanto questa sia radicata nel tempo.

In cosa consiste la psicoterapia ad approccio integrato?

Attualmente esistono tantissimi tipi e modelli di psicoterapia.

L’approccio integrato parte dai dati di molte ricerche in ambito clinico che hanno dimostrato che vi sono una serie di fattori trasversali a qualsiasi altro approccio terapeutico che incidono sull’esito positivo del trattamento.

La psicoterapia integrata poggia sulla convinzione che nessuna singola teoria sia sufficientemente comprensiva della complessità del comportamento umano, specialmente quando vengono presi in considerazione la varietà dei pazienti, dei loro problemi e bisogni specifici.

Per questo, la psicoterapia integrata riunisce più approcci, rendendoli flessibili in modo da offrire una terapia più completa e trasversale. Fonde insieme modelli di psicoterapia diversi per avere una maggiore efficienza e validità, mira alla rielaborazione di teorie e tecniche per trovare modi diversi di fare psicoterapia da applicare in modo differente a seconda dei casi e per rendere la terapia più flessibile e aderente alla persona, ai suoi bisogni e ai suoi problemi in quel preciso momento della sua vita.

Lo psicoterapeuta ad approccio integrato non segue uno schema predefinito, ma crea un percorso terapeutico unico per ogni singolo paziente.

Quando rivolgersi a uno psicologo?

Nella vita di tutti i giorni può capitare di dover affrontare delle sfide o delle difficoltà, dei momenti particolarmente problematici, ai quali però riusciamo a far fronte.

Può capitare, invece, di non riuscire a liberarsi di queste difficoltà e di avere dei pensieri e dei comportamenti che ci tengono continuamente legati al problema, come ingabbiati. La quotidianità diventa sempre più faticosa e non riusciamo più a vivere serenamente. In questi casi ricorrere ad uno specialista può evitare che la situazione peggiori.

Non bisogna essere pazzi per andare da uno psicologo! Sono diversi i motivi per cui ci si affida alla figura dello psicologo.

Quando non si riesce a risolvere un problema, per uscire da situazioni di stallo, da crisi temporanee dovute anche a momenti di cambiamento della propria vita o in caso di lutti ed eventi traumatici.

Quando sono presenti problematiche legate all’ansia, attacchi di panico, umore basso o sbalzi d’umore improvvisi, stress, eccessive preoccupazioni e pensieri negativi che riducono la qualità della vita.

Per venire a capo di dinamiche e difficoltà affettive, relazionali, familiari e lavorative. Quando ci si rende conto di ripetere sempre i medesimi errori, il medesimo copione, insoddisfacente o doloroso senza essere capaci di uscirne da soli.

Se le tensioni quotidiane hanno ripercussioni sulla salute e sul proprio corpo, ad esempio iniziare a soffrire di tachicardia, insonnia, difficoltà nell’alimentazione, dolori ecc…

È possibile anche seguire un percorso di crescita personale se si sente la necessità di voler migliorare il proprio carattere e la propria personalità, la consapevolezza di se stessi, degli altri e della propria sfera familiare, sentimentale, lavorativa, sociale accrescendo le proprie potenzialità, per ristabilire equilibrio, un giusto livello di autostima e per avere un umore più stabile.

Le spese sostenute per le sedute psicoterapeutiche sono detraibili?

In Italia la psicoterapia fa parte degli interventi sanitari essenziali (LEA – Livelli essenziali di assistenza) definiti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri; questo significa che la psicoterapia è formalmente riconosciuta come intervento sanitario efficace ed essenziale al benessere e alla salute dell’uomo e rientra quindi nell’elenco delle professioni sanitarie.

La legge stabilisce che dall’imposta lorda si detrae ai fini Irpef il 19% degli oneri affrontati dal contribuente per spese sanitarie.

L’Agenzia delle Entrate ha precisato che sono detraibili, anche senza prescrizione medica, le prestazioni effettuate da psicologi e da psicoterapeuti a scopo terapeutico.

Più in particolare, con riguardo alla non necessità della prescrizione medica ai fini della detrazione, l’Agenzia delle Entrate ha puntualizzato che il Ministero della Salute equipara, almeno per quanto concerne la detraibilità delle relative spese, le prestazioni professionali dello psicologo e dello psicoterapeuta a quelle del medico, potendo i cittadini fruire di tali prestazioni anche senza prescrizione medica.

Il cittadino, inoltre, può beneficiare della detrazione delle spese sostenute sia per se stesso e sia per familiari a carico, sotto il profilo fiscale, come il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli, i generi e le nuore.

Previo accordo, sarà il terapeuta stesso a inviare i dati del paziente al Sistema Tessera Sanitaria e indicare l’eventuale messa a disposizione dei dati all’Agenzia delle Entrate per la dichiarazione precompilata

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